Lojze Spacal katalog - page 15

to interesse il numero degli arazzi riscoperti. Nelle
collezioni delle gallerie, di numerosi enti pubblici, di
imprese e presso collezionisti privati sia in Slovenia
sia all'estero ci sono, in base ai dati odierni, più di
quaranta arazzi dell'artista.Oltre ai formati veramente
grandi, che in passato ornavano i saloni lussuosi di
famosi transatlantici, come il Raffaello e l’ Eugenio
C., sono stati scoperti diversi arazzi di formato
minore, ma ancor sempre maestosi, che denotano la
maniera raffigurativa tipica del Maestro. La tecnica
dell'arazzo, nota in Occidente sin dall'antichità, e
prediletta nel Medio evo quale arredo pittorico dei
castelli e dei manieri europei, assume ed assumeva,
accanto al ruolo decorativo e narrativo, un partico-
lare valore funzionale nel creare il tepore degl'interni,
grazie alla sua fattura di materiale specifico, prevalen-
temente lana (mentre inOriente l'arazzo era compos-
to di fili di seta). Anche gli arazzi di Lojze Spacal,
riconoscibili per la loro severa struttura grafica - li-
neare, collocata nello spazio vissuto con piattezza,
determinato con il colorito ascetico, ma espressiva-
mente efficace a prescindere dalle tonalità calde o
fredde, scelte dal maestro, infondono un gradevole
tepore all'ambiente. Il modulo iconografico nelle raf-
figurazioni degli oggetti, degli elementi edilizi, delle
sezioni urbane e paesaggistiche, alle quali si aggiunge
talvolta la silhouette stilizzata di qualche animale, si
duplica e si ripete nella stessa immagine ed in più
composizioni, ma sempre in combinazioni e corre-
lazioni diverse, e con una nuova espressione ed un
nuovo messaggio. Nonostante le composizioni più
antiche risalgano agli anni Sessanta, risultano ancor
sempre moderne, fresche e magicamente misteriose
nella loro poetica intimamente vissuta ed al contem-
po nella loro universalità espressiva. I motivi delle
imbarcazioni, delle saline, della cittadina costiera,
questi temi prediletti dal maestro verso la fine degli
anni Cinquanta ed all'inizio degli anni Sessanta,
quand'egli lavorava sovente a Pirano, sono rimasti
come ricordo e come narrazioni profondamente per-
sonali ed associative, nonché come stimolo creativo
ancor sempre presente, e rivivono sugli arazzi, tessuti
principalmente con la lana, con incredibile potenza
ed energia archetipica.
I doni muti, calmi ed intramontabili di Spacal ai pre-
decessori ammirati, ed espressione al contempo del
suo intimo omaggio alla bellezza originale della natu-
ra, sono materializzati nella trama tessile degli arazzi.
Anche le raffigurazioni legate al Carso riflettono il rap-
porto particolarmente rispettoso dell'artista verso il
singolo dettaglio del patrimonio conservatosi e verso
le tipologie elementari di questo paesaggio. La pigno-
leria della realizzazione tecnologica del segmento e
dell'immagine nel suo insieme, quale struttura pon-
derata di linee e di piani, nonché la scelta dei colori
effettuata con cura, sono anche in questo contesto i
valori che, a prescindere dalla tecnica figurativa,
definiscono l'opus nella sua totalità. Alcune bozze
conservatesi nelle dimensioni naturali, e realizzate in
tecniche diverse (su tela, su pannelli di legno)
dimostrano la coerenza delMaestro nell'elaborazione
precisa del frammento e della struttura della compo-
sizione nel suo insieme. La tecnica dell'arazzo, acca-
nto all'abilità di base nella tessitura, richiede certa-
mente anche pazienza, manualità e coerenza nella
realizzazione finale della bozza precedentemente ela-
borata. Le tessitrici, secondo il raccontodi alcuni, nel-
l'ambito della collaborazione con il Maestro e della
sua supervisione costante e certosina dell'opera,
sceglievano in sua vece le qualità adeguate di lana, le
coloravano sovente amano, e le tessevano per giorni
e mesi sui telai. Questi artefatti unici, irripetibili sia
nel dettaglio sia nell'insieme, sono certamente il risu-
ltato, accanto all'indiscutibile ruolo di ideatore e di
creatore dell'artista, della mutua fecondazione delle
abilità, dei comportamenti e della creatività. Le
esperte tessitrici dei laboratori della Slavia Veneta e
della fabbrica Dekorativna di Lubiana, le collabora-
trici di lunga data dell'Atelje 61 di Novi Sad, e la tes-
sitrice d'oltre confine
Magda Starec Tavčar
, che col-
laborò con queste ultime negli anni Ottanta, hanno
saputo soddisfare, come dimostrano gli arazzi e le
bozze inmostra, le severe esigenze di Spacal, che non
ammetteva alcuna casualità o scostamento dalla co-
mposizione, ragionata con cura. Le strutture basilari
dei tessuti e dei singoli frammenti, in funzione del
materiale specifico, allorquando il filo assume il ruolo
della linea e della modalità di realizzazione, e la
Mozaiki, tapiserije in likovna oprema ladij
Mosaici, arazzi e opere decorative per l’arredo navale
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