Lojze Spacal katalog - page 16

superficie intessuta quello del piano colorato, sono in
rilievo, e pertanto risultano, accanto all'effetto deco-
rativo, attraenti al tatto.
Il linguaggio figurativo tipico di Spacal, formale e ge-
neratore di forma, èminimalista nella scelta dei mezzi
pittorici, inmodo da subordinare la tabulazione all'e-
legante sensibilità dell'espressione, soggettiva al mas-
simo grado. Tutto ciò è presente nei mosaici e negli
arazzi esposti, ed è ulteriormente nobilmente raffina-
to mediante materiali non convenzionali, come la
pietra ed il vetro nei mosaici, e la lana negli arazzi. Le
opere d'arte esposte sono certamente la prova del
rapporto estremamente rispettoso dell'artista verso la
riprovata nobiltà di queste due tecniche di pittura
muraria, che egli volle conservare costantemente
come importanti media dell'espressione e della comu-
nicazione figurativa. Spacal, maestro nella grafica e
nella pittura, famoso e noto nel mondo, chiaramente
non rimase soddisfatto delle opportunità interpreta-
tive offerte dalla grafica, dal disegno e dalla pittura,
nonostante vivesse il processo come un particolare
rituale sacronella quiete e nella solitudine dell'atelier.
Ma l'artista, curioso ricercatore ed infaticabile speri-
mentatore, era stimolato dalla scoperta magica di
altre, meno convenzionali, seppure antiche tecniche
pittoriche.
Spacal, esimio maestro, nato e vissuto in città, ma
sempre profondamente legato alla terra natia, al co-
ntado, creatore sensibile, che ha vissuto direttamente
i burrascosi eventi storici di Trieste e del Litorale, ha
conservato per tutto il lungo periodo creativo quei
principi umanistici più semplici ed elementari che
sono condizionati al ruolo dell'uomo ed alla sua col-
locazione nella natura, nell'ambiente concreto e nel
tempo. Nonostante l'atmosfera calda e contemplativa
in maniera latente, che come un fluido particolare
sgorga dalle sue immagini, è parimenti presente la
bramosia del dialogo intimo ed impegnato con il
mondo esterno. La spiritualità dell'esperienza interio-
re dell'artista culmina nella raffigurazione ridotta a
simboli dell'essenza del vissuto, del pensiero, della
reminescenza, del ricordo, dell'idea. Ed è proprio
questo spirito vitale, nel senso più ampio del termine,
ad essere presente sempre e dappertutto: nelle vedute
magiche della città, che si specchia sulla superficie del
mare, delle imbarcazioni nel mandracchio, o delle
imbarcazioni appese di Salvore, delle saline, delle fac-
ciate delle case sparse a grappolo dei villaggi del
Carso, dei nobili elementi architettonici in pietra o
degli altri oggetti etnologici tipici, illuminati da un pa-
rticolare tepore solare o lunare. Questo canone tem-
atico, altrimenti così quotidiano per Spacal, meraviglia
costantemente l'osservatore con l'archetipo più se-
mplice ed originale, nel quale non vi è nessuna traccia
di pietà, e che stupisce contemporaneamente con l'im-
pegno universale e con la discretamente sentita, ma
profondamente efficace espressività del linguaggio.
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Lojze Spacal
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